Sistema retributivo

Sistema Retributivo

Il sistema retributivo è un metodo di calcolo della prestazione pensionistica che si basa sulle retribuzioni percepite dal lavoratore durante tutto l’arco della sua carriera lavorativa.

Che cos’è?

Attraverso il sistema retributivo la pensione del lavoratore viene determinata prendendo in considerazione le retribuzioni da lavoro dipendente percepite per un determinato arco temporale, ovvero, rapportando la media delle ultime retribuzioni o del reddito d’impresa degli ultimi anni lavorativi. La pensione finale, quindi, viene calcolata mediante la somma di due quote (quota A e quota B) che andremo a trattare più avanti all’interno dell’articolo. Negli anni, il calcolo della pensione con il sistema retributivo, è risultato essere troppo costoso per le casse dello Stato, infatti, le prestazioni che vengono ancora calcolate con tale sistema, riguardano solo quelle posizioni contributive antecedenti la riforma che ha introdotto il nuovo, più economico per lo stato ma svantaggioso per il lavoratore, metodo contributivo.

La differenza tra il sistema contributivo e retributivo risiede nei diversi meccanismi di calcolo che vengono applicati nella liquidazione delle prestazioni previdenziali. Questi meccanismi, come noto, erogano prestazioni calcolate con il metodo retributivo maggiormente generose, rispetto a quelle che vengono liquidate con il metodo contributivo.

All’interno dell’articolo potrai trovare tutte le informazioni che ti aiuteranno a capire la differenza tra sistema contributivo e retributivo e, soprattutto, perché questi diversi sistemi di calcolo erogano importi delle prestazioni così differenti.

Per chi ancora non lo sapesse, la riforma Fornero ha definitivamente abolito l’applicazione del metodo retributivo, che rimane valido soltanto per quelle posizioni contributive con almeno 18 anni di contribuzione prima del 1° gennaio 1996.

Come si calcola la pensione con il sistema retributivo?

Tutti i lavoratori i quali sono in possesso di almeno 18 anni di contribuzione al 31/12/1995, hanno diritto al calcolo della pensione interamente con il sistema retributivo per i contributi versati fino al 2011, per gli anni successivi al 2011 verrà applicato il sistema contributivo.

Come citato nel paragrafo precedente, il calcolo della pensione secondo il sistema retributivo, prende in considerazione tre diversi elementi:

Da queste variabili, vengono poi dedotte due quote:

  • quota A
  • quota B

Sistema Retributivo quota A

La prima quota (quota A) prende in considerazione l’anzianità contributiva maturata al 31/12/1992la retribuzione, o reddito pensionabile, basata sulla media degli ultimi 5 anni delle retribuzioni utili percepite dall’interessato se lavoratore dipendente, degli ultimi 10 anni se lavoratore autonomo.

Dedotto l’ammontare della contribuzione degli ultimi 5 anni per i lavoratori dipendenti e degli ultimi 10 anni per i lavoratori autonomi, il risultato viene moltiplicato per il numero di settimane di contributi accreditati dall’inizio dell’attività lavorativa fino al 31/12/1992.

Sistema Retributivo quota B

La seconda quota (quota B) viene determinata sulle anzianità contributive che vanno dal 1° gennaio 1993 fino al 31 dicembre 1995 o al 31 dicembre 2011, e si basa sulla media degli ultimi 10 anni delle retribuzioni utili percepite dall’interessato se lavoratore dipendente, e degli ultimi 15 anni se lavoratore autonomo.

Ai fini del calcolo della retribuzione media con il sistema retributivo, bisogna applicare la seguente rivalutazione:

  • Per le anzianità sino al 31/12/1992 la rivalutazione è pari all’incremento del costo della vita
  • mentre per le anzianità successive è pari all’incremento del costo della vita più un punto percentuale all’anno.

La retribuzione della pensione avviene tramite specifici coefficienti di rivalutazione pubblicati ogni anno, ed è riconosciuta sino all’anno precedente quello del pensionamento.

L’anzianità contributiva complessiva che può essere riconosciuta è al massimo di 40 anni, quindi l’importo della pensione con il sistema retributivo non può superare l’80% della media della retribuzione pensionabile.

Simulazione calcolo pensione sistema retributivo

Per aiutare il lettore ad avere un chiaro quadro del sistema di calcolo retributivo, riporteremo di seguito un esempio riferito ad un comune scenario pensionistico e quindi una simulazione calcolo pensione con il sistema retributivo.

Prendiamo in considerazione un lavoratore dipendente che andrà in pensione nell’anno y. Negli ultimi 5 anni di lavoro (260 settimane) ha ricevuto una retribuzione complessiva (rc) di euro 160.000. Su tale importo la rivalutazione su base ISTAT (riv) ammonta a euro 4.000. A questo punto possiamo calcolare la retribuzione media settimanale (rms) utilizzando la seguente formula:

  • dividere la somma dei due importi per 260 (settimane di contribuzione) ovvero: rms = (rc + rv) / 260 = 630,76

A questo punto, la retribuzione media settimanale (rms) pari a 630,76, dovrà essere moltiplicata per il numero delle settimane fatte valere tra l’inizio dell’assicurazione, quindi il versamento del primo contributo, e il 1° gennaio 1993 (n1). Il risultato dovrà poi essere moltiplicato per la corrispondente aliquota di rendimento (ar) ottenendo così la quota A della pensione.

Quindi, la quota A della pensione, sarà calcolata nel seguente modo:

  • Quota A = rms * n1 *  ar

È opportuno specificare che, l’aliquota di rendimento, pari al 2% annuo della retribuzione/reddito percepiti entro determinati limiti, decresce per fasce di importo superiore. Nel caso in cui la retribuzione pensionabile non dovesse superare tale limite, con 35 anni di anzianità contributiva, la pensione sarà pari al 70% della retribuzione, con 40 anni sarà pari all’80%.

Il calcolo della quota B è simile a quello della quota A, con l’unica differenza che la retibuzione media settimanale viene calcolata su 10 anni per i lavoratori dipendenti e su 15 anni per quelli autonomi.

Infine, la somma delle due quote, determinerà l’importo della pensione con il sistema retributivo.

Importo pensione sistema retributivo:

  • P = qA + qB

Calcolo pensione con sistema misto

Tutti i lavoratori che al 31 dicembre 1995 non hanno maturato almeno 18 anni di contribuzione, avranno accesso al sistema di calcolo misto.

Il sistema di calcolo misto comporta il calcolo della pensione con il sistema retributivo per tutti gli anni maturati fino al 31 dicembre 1995, per gli anni successivi verrà invece applicato il sistema contributivo. Prima ancora della riforma che ha abolito il calcolo della pensione con il sistema retributivo per le quote successive al 2011, il sistema misto veniva effettuato con il calcolo di tre quote:

  • quota A calcolata come nel sistema retributivo
  • quota B determinata calcolando la retribuzione settimanale su un numero di settimane pari a 260 più il numero di settimane lavorate dal 1° gennaio 1993 alla decorrenza della pensione moltiplicando il risultato per il numero di settimane di attività lavorativa accreditate dal 1° gennaio 1993 al 31 dicembre 1995
  • la quota C per i contirbuti che andavano dal 1° gennaio 1996 in poi con il metodo contributivo.

Quindi, per le quote A e B, verrà applicato il sistema retributivo, per la quota c il sistema contributivo.

Differenza tra sistema e retributivo e contributivo

Ciò che distingue il sistema retributivo da quello contributivo è che nel primo la pensione viene calcolata, in misura percentuale, in rapporto alla media delle retribuzioni percepite durante gli ultimi anni di lavoro, mentre nel sistema contributivo il calcolo viene effettuato basandosi esclusivamente sull’ammontare dei contributi versati nell’arco dell’attività lavorativa.

Il sistema contributivo è stato introdotto dalla riforma Dini per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico nel lungo termine, cioè per garantire nel tempo risorse economiche sufficienti da parte degli enti previdenziali pubblici per pagare i pensionati.

Ovviamente, come si può facilmente notare, il sistema contributivo è meno vantaggioso per il lavoratore, nonché futuro pensionato, e più vantaggioso per le casse statali.

A chi spetta il calcolo della pensione con il sistema retributivo?

Come abbiamo potuto intuire, il calcolo della pensione mediante il sistema contributivo, dipende interamente dalla collocazione temporale dell’anzianità contributiva del futuro pensionato.

Possiamo per tanto racchiudere i tre diversi sistemi di calcolo della pensione in criteri temporali attraverso i quali il lettore potrà dedurre autonomamente quello che rispecchia la propria anzianità contributiva:

  • Chi possiede 18 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 1995 ha diritto al calcolo della pensione con il sistema retributivo per tutti gli anni di contributi accumulati fino al 2012, i successivi anni verranno calcolati con il sistema contributivo;
  • Chi possiede meno di 18 anni di contributi entro il 31 dicembre 1995 avrà diritto al calcolo della prestazione con il sistema misto ovvero verrà applicato il calcolo con il sistema retributivo per tutti quei contributi in possesso entro il 31 dicembre 1995 e per i successivi anni di contribuzione verrà applicato il metodo contributivo;
  • Per chi invece non possiede nessun contributo al 31 dicembre 1995 avrà diritto al calcolo della pensione solo con il sistema contributivo.