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Lavori Gravosi: elenco aggiornato al 2023 e tutte le possibilità di pensionamento

20 Aprile 2023
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Tempo di lettura 6 minuti

I lavori gravosi, definiti anche mansioni particolarmente pensanti, riguardano tutte quelle tipologie di lavoro elencate all’interno della legge 232/2016 e definite – dopo un tavolo di confronto tra Governo e sindacati – come lavori particolarmente difficoltosi e rischiosi da svolgere.

Queste tipologie di professioni possono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata, all’ape i gravosi e alla quota 41, a patto che rispettino determinati requisiti.

Svolgere un lavoro gravoso non è la stessa cosa di svolgere una professione usurante.

Per quanto la similitudine tra i due termini e il fatto stesso che entrambi rientrano in lavori particolarmente faticosi possa trarre in inganno, è bene sapere che i benefici sono differenti e che l’elenco dei lavori gravosi è totalmente differente rispetto all’elenco dei lavori usuranti.

Purtroppo la legislazione che orbita attorno al sistema previdenziale – già complessa a causa degli errori avvenuti in passato – sembra essere bloccata all’interno di un vortice di abrogazioni, deroghe e nuove legislazioni che non fanno altro che confondere il cittadino.

Nei giorni scorsi, in occasione dell’avvicinarsi alla scadenza di presentazione della domanda per il riconoscimento di lavoro usurante, molti lettori ci hanno scritto ponendoci la seguente domanda: qual è la differenza tra lavori gravosi e lavori usuranti?

La differenza tra lavori gravosi e usuranti parte dalla normativa.

Infatti, mentre i lavori usuranti vengono inquadrati nell’art. 1 del dlgs/672011, i lavori gravosi sono inquadrati nella legge 232/2016 che ha subito un aggiornamento con l’inserimento di 4 nuove categorie grazie alla legge 205/2017.

Una volta chiarita la differenza tra le due terminologie, è il momento di concentrarsi nel fornire al lettore una definizione completa dei lavori gravosi, cercando di rispondere alle domande più comuni come chi fa parte dei lavori gravosi, come andare in pensione con lavoro gravoso e fornire infine l’elenco dei profili professionali.

Cosa vuol dire lavoro gravoso?

I lavori gravosi sono quei lavori riconosciuti dal Governo come lavori particolarmente difficoltosi e rischiosi.

La definizione contenuta nel decreto legge identifica i lavori gravosi dando il seguente significato: “lavori che richiedono al lavoratore un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo”.

A questa particolare categoria di professioni contenute in un apposita tabella ministeriale, è stato riconosciuta la possibilità di andare in pensione di vecchiaia con 66 anni e 7 mesi di età congiuntamente al possesso del requisito contributivo pari a 30 anni.

Oltre alla pensione di vecchiaia anticipata, i lavori gravosi consentono il prepensionamento mediante ape sociale e quota 41.

Per perfezionare il diritto al pensionamento mediante i lavori gravosi non è sufficiente svolgere un’attività lavorativa riconosciuta come tale, occorre infatti dimostrare di aver svolto la stessa per almeno 6 anni negli ultimi 7 o 7 anni negli ultimi dieci.

Tale requisito viene calcolato al raggiungimento del requisito anagrafico o contributivo richiesto per una delle prestazioni che consentono di andare in pensione a questa particolare categoria di lavori.

Cerchiamo adesso di capire come andare in pensione con lavoro gravoso.

Ape social lavoratori gravosi

Una delle prestazioni maggiormente utilizzate dai lavoratori rientranti in queste particolari categorie di lavori gravosi è l’ape sociale.

L’ape sociale è un’indennità mensile di accompagnamento al pensionamento erogata per 12 mensilità.

L’ape sociale gravosi viene definita di accompagnamento al pensionamento perché il suo scopo è quello appunto di accompagnare il lavoratore fino all’età per la pensione di vecchiaia che nel 2023 è pari a 67 anni.

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Hanno diritto ad accedervi:

  • I lavoratori dipendenti
  • Con almeno 63 anni di età
  • Congiuntamente a 36 anni di contribuzione
  • E rientranti in almeno una delle mansioni gravose elencate nel DM 5 febbraio 2018
  • Aver svolto il lavoro gravoso al momento del perfezionamento dei requisiti per almeno 6 anni negli ultimi 7 o 7 anni negli ultimi 10

È opportuno specificare che questi requisiti subiscono una riduzione nei seguenti casi:

  • Il requisito contributivo per le donne viene ridotto di un anno per ogni figlio fino ad un massimo di due anni;
  • Gli operai edili, i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terra cotta e i ceramisti possono accedere all’ape sociale con il requisito di 32 anni di contributi congiuntamente al possesso di 63 anni di età.

Ma qual è l‘elenco dei lavori gravosi che consente l’accesso all’ape sociale?

Scopriamolo assieme.

Elenco lavori gravosi ape social

Per poter accedere all’anticipo pensionistico per i lavoratori gravosi mediante l’ape sociale il lavoratore deve rientrare all’interno del seguente elenco di mansioni ritenute particolarmente pesanti o gravose:

  • Codice Istat 3.2.1: Tecnici della salute
  • Codice Istat 5.3.1.1: Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali
  • Codice Istat 2.6.4: Professioni di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate
  • Codice Istat 4.3.1.2: Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate
  • Codice Istat 5.4.3: Operatori della cura estetica
  • Codice Istat 7.1.3: Conduttori di forni e altri impianti e macchinari per la lavorazione del vetro, della ceramica e dei materiali assimilati
  • Codice Istat 7.1.2: Operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli
  • Codice Istat 6: Artigiani, operai specializzati, agricoltori
  • Codice Istat 7.1.1: Conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali
  • Codice Istat 5.4.4: Professioni qualificate nei servizi personali e assimilati
  • Codice Istat 8.4: Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni
  • Codice Istat 7.1.4: Conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta
  • Codice Istat 7.1.6: Conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e peril trattamento e la distribuzione delle acque
  • Codice Istat 7.1.5: Operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivanti dalla chimica
  • Codice Istat 8.1.5.2: Portantini e professioni assimilate
  • Codice Istat 8.3: Professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca
  • Codice Istat 8.1.4: Personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristornati, aree pubbliche e veicoli
  • Codice Istat 8.1.3: Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna delle merci
  • Codice Istat 7.1.8.1: Conduttori di mulini e impastatrici
  • Codice Istat 7.1..8.2: Conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali
  • Codice Istat 7.2: Operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio
  • Codice Istat 7.3: Operatori di macchinari fissi in agricoltura e nell’industria alimentare
  • Codice Istat 7.4: Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento

Quota 41 e pensione anticipata lavori gravosi

I lavoratori che rientrano nelle categorie gravose, oltre a poter accedere all’ape sociale, potranno uscire dal mondo del lavoro grazie ad altre due prestazioni: la pensione di vecchiaia e la quota 41.

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Anche in questo caso vale la regola di aver svolto la professione, al conseguimento dei reuqisiti per l’accesso alla prestazione di pensionamento, per almeno 6 anni negli ultimi 7 o 7 negli ultimi 10.

Per quanto concerne la pensione di vecchiaia lavori gravosi questa consente sostanzialmente uno sconto sull’età anagrafica di 5 mesi.

Per poter accedere alla pensione di vecchiaia come lavoratore gravoso si dovrà essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Essere in possesso di almeno 30 anni di contribuzione
  • Non essere titolare di ape sociale gravosi
  • Essere in possesso di 66 anni e 7 mesi di età

Per quanto concerne il pensionamento mediante quota 41 il requisito fondamentale è quello di aver almeno 41 anni di contributi e aver svolto il lavoro gravoso per almeno 6 anni negli ultimi 7 o 7 negli ultimi 10.

Le categorie di lavori gravosi che possono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata e al prepensionamento con quota 41 sono le categorie presenti nell’allegato A del Dm 5/02/2018.

Ecco le tabelle lavori gravosi per l’accesso a quota 41 e pensione di vecchiaia:

  • Codice Istat 7.4.5: Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e acque interne
  • Codice Istat 6.1 – 8.4.1 – 8.4.2: Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici
  • Codice Istat 7.4.4.2 – 7.4.4.3 – 7.4.4.4: Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni
  • Codice Istat 6.5.4.1: Conciatori di pelli e di pellicce
  • Codice Istat 7.4.1.1: Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante
  • Codice Istat 7.4.2.3: Conduttori di mezzi pesanti e camion
  • DM Sanità 739/1994 e 740/1994: Personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni
  • Codice Istat 5.4.4.3: Addetti all’assistenza di persone in condizioni di non autosufficienza
  • Codice Istat 2.6.4.2: Insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido
  • Codice Istat 8.1.3.1: Facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati
  • Codice Istat 8.1.4.1 – 8.1.4.3: Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia
  • Codice Istat 8.1.4.5: Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti
  • Codice Istat 7.1.2.1 – 7.1.2.2. – 7.1.2.3 – 7.1.3: Siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nel perimetro dei lavori usuranti
  • Codice Istat 6.4.1 – 6.4.2 – 6.4.3 – 8.3.1 – 8.3.2: Operai dell’agricoltura, della zootecnica e pesca
  • Codice Istat 6.4.5.2 – 6.4.5.3: Pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare dipendenti o soci di cooperative

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